A Repubblica Gianni Mion aveva rilasciate delle dichiarazioni scioccanti sulla tragedia del Ponte Morandi, suscitando polemiche.
All’indomani delle dichiarazioni rilasciate dall’ex top manager vicino ai Benetton, Gianni Mion, sui retroscena della tragedia del Ponte Morandi, Stefano Feltri esprime il suo parere. Alla trasmissione Omnibus di Gaia Tortora, il giornalista chiosa: “Mion ha cambiato più volte versione”.
Ponte Morandi, le dichiarazioni di Mion
Durante una riunione avvenuta nel 2010, Gianni Mion fa sapere che emerse “che il ponte aveva un difetto originario di progettazione e che era a rischio crollo“. “Chiesi se ci fosse qualcuno che certificasse la sicurezza e Riccardo Mollo mi rispose ‘ce la autocertifichiamo’”.
“Non dissi nulla e mi preoccupai. Era semplice: o si chiudeva o te lo certificava un esterno“, continua. Dopo quella conversazione, Mion non pronunciò parola forse perché “tenevo al mio posto di lavoro. Non ho fatto nulla, ed è il mio grande rammarico”.
Stefano Feltri: “Problemi già noti”
Dopo il mea culpa di Gianni Mion, si torna a parlare della questione durante un’ospitata in videocollegamento a Omnibus del direttore di Domani, Stefano Feltri. “Le sue affermazioni hanno aperto tante questioni”, introduce la conduttrice Gaia Tortora.
“Non è una persona che in alcun modo può ritenersi estranea alle responsabilità e alle vicende che hanno portato al crollo Morandi”, esordisce il giornalista. Poi parla di una “complessa strategia di rimpalli di responsabilità fra tutte le parti coinvolte, al termine della quale risulta che il ponte è caduto ma non è colpa di nessuno”.
“Mion ha cambiato versione più volte”, sostiene Feltri, sottolineando che abbia citato l’anno dell’accaduto senza ricordare i dettagli della vicenda. “Fino a qualche anno fa la strategia era dire ‘è tutta colpa dell’amministratore delegato Giovanni Castellucci'”, continua. Poi conclude: “I problemi del Ponte era noti da decenni”.